* Essere bilingue dalla nascita comporta meno sforzi per il cervello e maggiore rapidità nel prendere decisioni. Lo rivela uno studio recente pubblicato sulla rivista “Cerebral Cortex“, condotto dai ricercatori dell’Università Vita-Salute in collaborazione con l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele e le Università di Hong Kong, Londra e Barcellona.
* La tesi del San Raffaele: “Imparare più di una lingua, il più precocemente possibile, conferisce un vantaggio anche in termini di capacità che con il linguaggio non sono direttamente connesse.
* Il prof. Jubin Abutalebi docente di neuropsicologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele: “ ha evidenziato l’esistenza di una correlazione positiva tra la performance dei bilingui nella risoluzione di conflitti cognitivi e lo spessore della materia grigia nel cingolo anteriore. Ciò dimostra che il bilinguismo ha degli effetti diretti sullo sviluppo del cervello”.
*Dall’età di 3 anni circa, i bambini imparano a distinguere le due lingue, utilizzando le stesse strutture neurali impiegate nel prendere decisioni velocemente. Per tale motivo i bilingue utilizzano maggiormente quell’area sin da piccoli, ottenendo due vantaggi: maggiore sviluppo del cingolo anteriore e minore utilizzo dell’area in questione, ciò vuol dire minore sforzo.
Per le fasce di età:
- Scuola materna 4/ 5 anni di età.
- Scuola primaria in età 6/10 anni.
- Scuole superiori in età 14/19 anni.